Stage 3 changes location: the challenge will be held in Comelico Superiore

26 Feb 2023


Stage 3 changes location: the challenge will be held in Comelico Superiore

An important change takes place in the 5 Days of Italy program: the Middle Distance scheduled for Monday 3 July for Stage 3 in the Somadida Forest moves to the hamlet of Valgrande in the Municipality of Comelico Superiore. Orienteering enthusiasts will find themselves welcomed by a large natural amphitheater with its sulphurous waters, an undoubted thermal tourist attraction, a strategic starting point for relaxing excursions. Discover three curiosities related to this wonderful Dolomite area.

IN COMELICO THEY STILL SPEAK LADIN

Ladin is a Rhaeto-Romance language believed to be one of the oldest in Europe. It seems that it developed in the first centuries after Christ, immediately after the Roman invasion, from the fusion of the Latin of the Empire’s legions and the speech of the local populations. Ladin is spoken by 45,000 people around the world, gathered in the areas of Grisons (Switzerland), Alto-Adige in Val Gardena and Val Badia, Comelico and Friuli. To get to know the culture of this population you can visit the Museum of Alpine Ladin Culture or the Algudnei Museum, experiences that will take you back to the past, to the uses, customs and trades of the inhabitants of the valley. You can admire the tools of carpenters, woodcutters, farmers, street vendors, sculptors, shoemakers imagining the life of the past. In the museums, which also contain finds from the Great War, the captions are bilingual: in Ladin with the translation into Italian.

EVEN THE POET CARDUCCI PRAISED ITS BEAUTY

“And of hamlets scattered hidden among the pines and firs all the greenery of Comelico”. This is how Giosuè Carducci, a guest of Comelico, praised it, a valley with an unmistakable appearance made up of immense fir woods alternating with very green meadows, interspersed with houses and barns, an uninterrupted succession of villages framed by Dolomite peaks with a panorama of rare beauty. To visit them there are the traditional Troi, thematic paths that unite the villages of Comelico Superiore. The Tròi dli Mascri (Path of the Masks) starts from Dosoledo, the Tròi dli Tradizion (Path of Traditions) from Candide to Dosoledo, the Tròi di Bacani (Farmers’ Path) from Casamazzagno to Dosoledo, the Tròi di Mestieri (Farmers’ Path) from Padola to Dosoledo (Path of Crafts). Along the way there are wooden statues that tell the theme of the path.

Credits Consorzio Turistico Val di Comelico Dolomiti Facebook Page

Credits Consorzio Turistico Val di Comelico Dolomiti Facebook Page

 

KEEP TRACES OF THE PAST IN THE OPEN AIR

In Padola di Comelico Superiore, on the stream of the same name, stands the stua, an artificial barrage or dam, which dates back to 1521, which made it possible for the wood to float towards the plain. Upstream of the dam a lake formed which collected the water which, descending violently, carried the logs up to the cidolo of Perarolo. Also famous is the pear d’la borcia, the mysterious monolith, according to a local historian dating back to 1348 AD, whose nature is still unknown today despite having been studied by researchers.

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Lo Stage 3 cambia location: la sfida si terrà a Comelico Superiore

Un’importante variazione subentra nel programma di 5 Days of Italy: la Middle Distance prevista lunedì 3 luglio per lo Stage 3 nella Foresta Somadida si sposta nella frazione di Valgrande nel Comune di Comelico Superiore. Gli orientisti si troveranno accolti da un ampio anfiteatro naturale con le sue acque solforose, un’indubbia attrazione turistica termale, punto strategico di partenza per rilassanti escursioni. Scopri tre curiosità legate a questo stupendo territorio dolomitico. 

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IN COMELICO SI PARLA ANCORA LADINO

Il ladino è una lingua retoromanza ritenuta una delle più antiche in Europa. Sembra che si sia sviluppata nei primi secoli dopo Cristo, subito dopo l’invasione romana, dalla fusione del latino delle legioni dell’Impero e la parlata delle popolazioni locali. Il ladino è parlato da 45000 persone nel mondo, riunite nelle aree dei Grigioni (Svizzera), dell’Alto-Adige in Val Gardena e in Val Badia, del Comelico e del Friuli. Per conoscere la cultura di questa popolazione potrai visitare il Museo della Cultura Alpina Ladina o il Museo Algudnei, esperienze che ti riporteranno nel passato, agli usi, ai costumi e ai mestieri degli abitanti della valle. Si possono ammirare gli attrezzi di carpentieri, falegnami, boscaioli, contadini, venditori ambulanti, scultori, calzolai immaginandosi la vita di un tempo. Nei musei, al cui interno sono presenti anche ritrovamenti della Grande Guerra, le didascalie sono bilingue: in ladino con la traduzione in italiano.

NE DECANTAVA LA BELLEZZA ANCHE IL POETA CARDUCCI

“E di borgate sparso nascoste tra i pini e gli abeti tutto il verde Comelico”. Così lo decantava Giosuè Carducci ospite del Comelico, valle con un’inconfondibile fisionomia costituita da immensi boschi di abeti alternati a verdissimi prati, intervallati da case e fienili, un succedersi ininterrotto di paesi incorniciati da cime dolomitiche con un panorama di rara bellezza. Per visitarli sono presenti i tradizionali Troi, sentieri tematici che uniscono i paesi di Comelico Superiore. Da Dosoledo parte il Tròi dli Mascri (Sentiero delle Maschere), da Candide a Dosoledo il Tròi dli Tradizion (Sentiero delle Tradizioni), da Casamazzagno a Dosoledo il Tròi di Bacani (Sentiero dei Contadini), da Padola a Dosoledo il Tròi di Mestieri (Sentiero dei Mestieri). Lungo il percorso si trovano le statue di legno che raccontano il tema del sentiero. 

CONSERVA TRACCE DEL PASSATO A CIELO APERTO

A Padola di Comelico Superiore, sul torrente omonimo, si erge la stua, uno sbarramento o diga artificiale, di cui si ha notizia dal 1521, che rendeva possibile la fluitazione del legname verso la pianura. A monte dello sbarramento si formava un lago che raccoglieva l’acqua che, scendendo violentemente, portava i tronchi fino al cidolo di Perarolo. Famosa anche la pera d’la borcia, il misterioso monolito, secondo uno storico locale risalente al 1348 d.C., di cui ancora oggi non si conosce la natura nonostante sia stato oggetto di studi da parte di ricercatori. 

Credits Consorzio Turistico Val di Comelico Dolomiti Facebook Page

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